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Quali sono le tendenze dell’international mobility nel 2018?

Esattamente un mese fa si è tenuta l’11a edizione dei meeting sull’international mobility. Non solo è l’evento clou dei professionisti del settore, ma rappresenta anche un momento privilegiato per fare il punto della situazione e discutere delle grandi tendenze che influenzano l’evoluzione di un settore in continuo cambiamento!

Un espatrio più selettivo

Oggigiorno si conferma una tendenza in materia di espatrio, fenomeno cui si applicano criteri più stringenti e a cui si ricorre “per buoni motivi” afferma Stéphane WATTS, International Mobility Director di ASSYSTEM.

Per ragioni di natura economica, di competitività o di produttività molti fattori costringono le imprese ad adottare un comportamento più selettivo nella scelta delle persone candidate all’espatrio. Ecco perché il servizio Risorse Umane non può e non deve sbagliarsi nel selezionare i talenti che faranno la differenza!

Fare la differenza… cosa vuol dire esattamente? Vuol dire essere in grado di selezionare i profili che rispondano al meglio alle esigenze del business!

L’espatrio non deve più essere considerato uno status, bensì una leva per rispondere agli obiettivi di sviluppo dell’impresa: ciò richiede un’inversione di mentalità.

In primo luogo, è necessario capire gli obiettivi dell’impresa. Successivamente bisogna individuare i profili adeguati, misurare la motivazione dei potenziali dipendenti in distacco e analizzarne le competenze in funzione della missione proposta all’estero. Solo dopo un’attenta analisi di questi aspetti si potrà prendere in considerazione la questione legata al pacchetto remunerativo.

Queste analisi preliminari sono ancora più giustificate dal fatto che l’espatrio ha un costo! Il problema dei costi elevati, condiviso da tutti i professionisti, ha portato a un’evoluzione dei tradizionali metodi di espatrio dopo la crisi del 2008.

Per cercare di diminuire le spese legate alla gestione del personale in distacco all’estero si è pensato a diverse possibilità e adeguamenti (ampliamento dell’ambito dello statuto, periodi di mobilità più brevi, remunerazione in modalità “local plus” ecc.).

Se frutto di un’attenta selezione e preparato nella maniera adeguata, l’espatrio rappresenta un vero e proprio investimento per l’impresa del futuro che deve lottare in un mercato mondiale estremamente concorrenziale, sforzandosi di migliorare la propria attrattività nei confronti del capitale umano alla continua ricerca di mobilità. È quanto sottolineato da Anja VAHLDIEK del Global Mobility-Talent Team di JOHNSON & JOHNSON

Per i millenials la mobilità è la cosa più importante.

Necessità di collaborazione tra il servizio Mobilità e il servizio Risorse Umane

Le nuove tecnologie accelerano il ritmo dei cambiamenti… e l’international mobility non ne è esclusa! Le partenze per motivi di espatrio vengono sempre più organizzate all’ultimo minuto.

Organizzare una partenza in 15 giorni ha conseguenze sull’intera catena decisionale: gestione dei talenti, remunerazione & incentivi, gestione del personale in distacco. Questo cambiamento di ritmo richiede un nuovo modo di lavorare o, quantomeno, maggiore collaborazione tra i vari uffici.

Con l’avvento del digitale la modalità di lavoro a compartimenti stagni è additata come il principale ostacolo alla collaborazione in azienda, e molti si impegnano a cambiarla. Ma non è sempre così facile o così efficace come potrebbe sembrare.

Senza rimettere in discussione l’intero sistema, la prima cosa importante da fare nell’international mobility è entrare in contatto con le Risorse Umane. Da una parte ciò eviterebbe a chi si occupa di mobilità di subire le decisioni a fine processo, mentre dall’altra i responsabili della mobilità potrebbero contribuire con le proprie competenze alla definizione delle necessità nello sviluppo del progetto di espatrio.

Garantire maggiore visibilità alle offerte delle Risorse Umane per posizioni in distacco all’estero, un’integrazione più sistematica dell’international mobility nelle decisioni a monte, forme di condivisione che possano sbloccare i flussi e rendere il lavoro più collaborativo, performante e interessante

La gestione del personale in distacco è competenza di diversi uffici (acquisti, compliance, gestione dei talenti), e rappresenta uno strumento formidabile per promuovere interazione, collaborazione e comunicazione, parole chiave delle imprese che riescono a portare avanti la propria trasformazione digitale.

E, a questo proposito, parliamo proprio del digitale!

International mobility: la svolta del digitale

Tutti parlano di digitalizzazione, che comporta una trasformazione delle nostre società, degli stili di vita e dei comportamenti. Tutti i nostri fondamentali vengono modificati, per non dire stravolti… All’interno dell’impresa questa trasformazione riguarda l’intera organizzazione, a partire dai diversi ruoli fino alle funzioni di supporto e alle aspettative dei dipendenti. Questi profondi cambiamenti costringono l’impresa a riorganizzarsi.

Durante l’11a edizione dei meeting sull’international mobility sono stati proprio i protagonisti della trasformazione a parlare lo stesso linguaggio e a concentrare le riflessioni sulla digitalizzazione delle Risorse Umane e le azioni concrete da intraprendere.

“Big swift is going to happen”: questa idea nata durante i dibattiti potrebbe, da sola, riassumere la posizione generalmente adottata nei confronti del digitale durante l’evento.

Il tema del digitale, tuttavia, non rappresenta una novità nei programmi degli incontri dedicati all’international mobility. Le precedenti edizioni hanno affrontato la tematica sotto diversi punti di vista. Nel 2015, ad esempio, si è discusso di informatizzazione, strumenti dei sistemi di informazione e sviluppo di un’architettura comune per dare maggiore visibilità a una popolazione di dipendenti in distacco di difficile individuazione. Durante la 9a edizioni dei meeting, si è parlato di digitale associato alle sfide in materia di compliance e alla digitalizzazione dei dati dei dipendenti.

Ma quest’anno il digitale ha fatto un passo in più.

La trasformazione digitale è stata decisamente al centro dell’attenzione sia nelle conferenze che nei workshop. Dal canto suo, MRS Management ha presentato la propria posizione durante un workshop informale in cui abbiamo potuto condividere diverse esperienze e rispondere a domande sul perché non bisogna più aspettare per digitalizzare i processi delle partenze per distacco.

La tematica del digitale non è stata solo affrontata in numerosi dibattiti, ma è stata anche oggetto di una forte presa di coscienza da parte dei partecipanti! Da semplice strumento, il digitale è ormai associato a un cambiamento di paradigma per i responsabili della mobilità e della gestione dei talenti.

Un sondaggio lanciato in occasione della conferenza “What’s Hot in International Mobility and Talent Management Around the Globe” ha permesso di confermare questa ipotesi. Alla domanda “quale sarà l’impatto del digitale sull’international mobility e il talent management?”

  • il 54% dei partecipanti ha risposto che sarà di grande supporto allo sviluppo della funzione mobilità e alla gestione dei talenti;
  • il 37% ha affermato che il digitale li obbligherà a rivedere completamente il proprio modo di lavorare;
  • solo il 9% ritiene che avrà una portata limitata*

Et on voit que cette transformation n’est pas que numérique ou technologique, elle opère dans les pratiques et les usages du département Mobilité internationale et gestion des talents.

Come si può vedere si tratta di una trasformazione non solo digitale o tecnologica, ma che si riflette sulle pratiche e le consuetudini dell’ufficio International Mobility e Talent Management.

Trattandosi di un’esperienza intimamente legata al digitale, il fenomeno non è più riservato esclusivamente al marketing o all’esperienza cliente. Durante il sondaggio live, l’85% dei partecipanti ha segnalato che l’esperienza del dipendente sarà un tema prioritario nei prossimi anni, mentre solo il 4% la considera priva di importanza.

Molte persone che operano nelle Risorse Umane si stanno adeguando alle nuove pratiche. Stanno spuntando applicazioni mobili per rispondere alle aspettative dei collaboratori in materia di flessibilità, immediatezza e ubiquità. C’è sempre più attenzione per la qualità del servizio e l’arricchimento dell’esperienza del dipendente sia nel campo della formazione che dell’onboarding e nella gestione delle partenze per motivi di espatrio… Per tale motivo, MRS ha sviluppato un’applicazione per i dipendenti in mobilità. Per ulteriori informazioni consultare la pagina Quick Move.

La digitalizzazione delle Risorse Umane ha fatto molto parlare di sé negli ultimi tempi. A loro volta, i servizi International Mobility, Global Talent Management e Compensation & Benefits vivranno una trasformazione di ampia portata sia a livello organizzativo sia nella proposta di valore che potranno offrire ai diversi gruppi target.

*Votazione dal vivo con una sessantina di partecipanti

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